Phos, Centro Polifunzionale per la Fotografia e le Arti Visive, presenta
una mostra personale di Davide De Martis.
La domanda “Perché c’è la necessità di non essere ciò che siamo, o di
essere ciò che non siamo?” è il filo rosso che lega le opere di Davide De
Martis, soprattutto in questo lavoro dove maschera e costume sono per
eccellenza veicoli di trasformazione e occultamento della propria identità.
Il buio è compagno fedele del fotografo: buio come strumento stilistico e
simbolico che tanto cela, quanto svela i contorni sfuocati di un fenomeno
presente che l’autore cerca di testimoniare, di fissare. E’ un percorso di
introspezione personale, tanto dell’autore quanto dei soggetti ritratti,
attraverso il quale De Martis testimonia un presente che già sta cambiando ma
che ci invita, oggi e in futuro, ad interrogarci sulla genuinità personale
dello scegliere la propria identità, e sul valore che diamo non solo a ciò che
siamo ma anche a ciò che decidiamo di essere.
“Cosplayers” è l’ideale proseguimento del progetto “Socialportraits”, precedente lavoro di Davide De Martis legato al ritratto e presentato al Centro Phos nell’Ottobre 2013.
“Cosplayers” è l’ideale proseguimento del progetto “Socialportraits”, precedente lavoro di Davide De Martis legato al ritratto e presentato al Centro Phos nell’Ottobre 2013.
Il lavoro di Davide De Martis si concentra sul ritratto a partire dal 2010. Il primo progetto, realizzato in Togo e presentato come tesi di Diploma all’Istituto Europeo di Design di Torino, ritrae alcune prostitute della città di Lomè durante i loro momenti di pausa e di vita quotidiana. Questo progetto è la sua tesi di Laurea presso l’Istituto Europeo di Design di Torino.
Nel 2011 lavora a “Party scenes”, una
serie di ritratti realizzati nel buio delle discoteche durante particolari
feste organizzate da giovani per giovanissimi.
Nel 2012, in occasione della fiera d’arte
“The Others” organizzata nell’ex carcere “Le nuove” di Torino, realizza un
lavoro di ritratto nel quale i visitatori sono i protagonisti. In questi
ritratti l’autore accentua l’estraneità dei visitatori, ripresi nella loro
umana dimensione, rispetto alla particolare storia del luogo in cui si trovano.
Con “#socialportraits”, progetto del 2013,
inizia il lavoro sulla trasformazione spontanea degli individui e la loro
volontà di essere immortalati in pose ed abiti lontani dalla loro identità
pubblica. Da questo momento la sua ricerca si focalizza sempre di più sul tema
della trasformazione e nel 2012 inizia il progetto “Nuit royale”, una serie di
immagini scattate durante diverse feste a tema rinascimentale in ambienti
esclusivi.
La serie “Coslpayers”, iniziata nel 2013 e
in mostra al centro Phos a partire dal 30 gennaio 2017, é quella che di più
rappresenta la sua ricerca. In questo caso la trasmutazione dei soggetti
ritratti comprende un’immedesimazione totale in quanto coinvolge parzialmente
anche la loro vita quotidiana, riflettendo una volontà ed un desiderio
differenti rispetto alle precedenti trasformazioni ritratte dall’autore.
L’interesse verso la comunità cosplay
italiana deriva dalla passione che nutre verso il mondo dei Manga giapponesi e
dei Comics americani.
INFORMAZIONI TECNICHE
Titolo:
Cosplayers
Date: dal
30 gennaio al 3 marzo 2017
Indirizzo:
Via Giambattista Vico 1 – Torino
Orari: da
lunedì a venerdì dalle 15 alle 19
Biglietto:
gratuito