martedì 30 gennaio 2024

DAL CIOCCOLATO AGLI ALOGENURI D'ARGENTO

DAL CIOCCOLATO AGLI ALOGENURI D'ARGENTO


“Illustrissimo Signor Sindaco della città di Torino, la sottoscritta Ditta Michele Talmone volendo addivenire alla costruzione di un’ala di fabbricato per uso industriale a complemento delle costruzioni già esistenti in terreno proprio stimato in quattro lotti nella via Pinelli, pregiati presentare alla S.V. Ill.ma il regolare progetto per le opere da eseguirsi che unisce alla seguente in n. 4 allegati e 4 copie conformi comprendenti la planimetria, l’elevazione, una sezione trasversale e la planimetria generale”

Datata 15 aprile 1895, questa lettera di cui abbiamo trascritto un frammento si riferisce alla richiesta di autorizzazione per l’ampliamento del fabbricato di Michele Talmone, proprietario dell’omonima ditta di cioccolato e cacao torinese. L’opera in questione riguardava l'apertura dei lucernari sul marciapiede della nuova via Pinelli per illuminare il piano terra della fabbrica di cioccolato, affossato dal rialzamento della strada, e l’elevazione dell’edificio di altri quattro piani dal livello della strada.
A seguito di una seduta della giunta municipale, il comune diede l’autorizzazione per la realizzazione del progetto. Fu così che prese forma l’edificio di via Pinelli 1 per com’è adesso. Negli anni ‘30 poi la ditta Talmone si spostò in corso Francia. Col tempo il seminterrato è passato di mano in mano, assolvendo varie funzioni.
Adesso le volte del locale, che ne hanno viste tante, osservano un nuovo capitolo iniziare sotto i loro occhi. Dopo qualche anno di quiete questo spazio ha trovato un nuovo utilizzo: niente più produzione di cioccolato, ma di immagini.
Un gruppo di fotografi dell' Associazione Fotografia, ha deciso di prendere in mano il locale per creare uno spazio di collaborazione e incontro, dove la fotografia analogica e quella digitale possano contaminarsi dando nuovi frutti.
In questi mesi sono iniziati i lavori di ristrutturazione su cui vi terremo aggiornati.

la prima volta che abbiamo visto il locale